2020-05-15 09:40:12 Il grifone Buon giorno ragazzi, ecco come promesso, l'ultima volta, oggi ci dedicheremo allo studio dei grifoni. L’isola di Cherso, assieme all’ isola di Veglia (Krk) ed alle vicine isole di Prviæ e Plavnik, è l’ultimo habitat naturale dei grifoni in Croazia. Situata nel cuore della regione della Tramuntana, all’estremità settentrionale di Cherso troviamo la piccola cittadina di Beli, uno degli insediamenti più antichi dell’isola. Antiche foreste incontaminate, villaggi abbandonati, chiesette solitarie e mitiche leggende di elfi benevoli (Masmaliæ) ruotano intorno a questa cittadina arroccata su una collina che domina da 130 metri di altezza una deliziosa spiaggia di ciottoli. I sentieri tortuosi, la fitta vegetazioni e le case in pietra ti fanno respirare un’atmosfera particolare, un’aria di 4000 anni di storia. Nella località di Beli, potrete visitare il “Centro visitatori e di recupero per grifoni Beli”, riserva per la tutela del grifone, specie di avvoltoio oggi a rischio di estinzione. Con una lunga tradizione ancora dal 1994 oggi il Centro e completamente ristrutturato.
Il centro è ospitato all'interno di una vecchia scuola; offre ai visitatori diversi contenuti e programmi interessanti, mostre fotografiche, vari laboratori per bambini, fornisce informazioni sull'importanza e sulla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale dell’isola.
Appena entrati, nel giardino vi accoglie una mostra, che presenta le caratteristiche, la flora e la fauna della regione litoraneo-montana. Invece all’interno, in mostra trovate utensili ed oggetti della vita quotidiana del tempo passato, poi un’altra sala dedicata ai grifoni, con foto aerali del loro habitat e illustrazioni sulle principali caratteristiche biologiche del grifone; Il principale motivo di interesse risiede nella possibilità di osservare da vicino alcuni di questi avvoltoi, permesso tramite monitor e telecamera ma anche dal vivo avvicinandosi alla voliera in silenzio e con rispetto per i grifoni. In genere, la grande voliera è situata alle spalle del centro ospita una quindicina di esemplari, dove i grifoni malati vengono curati prima di essere rimessi in libertà. Gli uccelli vengono marcati con anelli colorati e alcuni dotati di trasmittenti satellitari che consentono di seguirne gli spostamenti a notevole distanza. Il centro si occupa della salvaguardia di una specie ornitologica seriamente minacciata d’estinzione. Grazie all’impegno ed all’operato del centro, s’è riusciti ad ottenere l’istituzione ufficiale d’una riserva ornitologica che ha il compito di proteggere l’habitat naturale dei grifoni sull’isola di Cherso. Sull'isola esistono due riserve naturali ornitologiche, "Podokladi" nella parte centrale e "Kruna" in quella settentrionale. Il centro è in stretta collaborazione con gli allevatori locali che garantiscono un regolare rifornimento di pecore e con i pescatori dell'isola che provvedono a ripescare i grifoni caduti in mare - ogni estate vengono salvati dall'annegamento una dozzina di giovani grifoni. Oggi i grifoni sono seriamente minacciati a causa della riduzione del numero di pecore presenti su Cres, a sua volta dovuta all'introduzione di selvaggina (soprattutto cinghiali) sull'isola voluta dai cacciatori. Ammirate questi filmati sul salvataggio, la riabilitazione, il monitoraggio e il rilascio dei grifoni in natura: https://www.youtube.com/watch?v=hu9eQqwmhS4&t=1s https://www.youtube.com/watch?v=KH-ubFdCqys
Alzate la testa ed osservate il cielo, perché potreste avere la fortuna di avvistarne qualcuno in volo. Caratteristiche del grifone: Appartiene ai rapaci che non cacciano mai la preda viva. È uno dei maggiori volatili in natura, con apertura alare di quasi 3 metri, raggiunge un’altezza di 90-110 cm e può pesare oltre 10kg. La natura lo ha dotato di occhi penetranti, becco robusto, collo lungo e zampe forti con artigli poco sviluppati. Il suo aspetto è quello tipico dell'avvoltoio: il piumaggio assume tonalità che vanno dal rosso che sfuma nel marrone. Solo la parte terminale delle penne appare nera, mentre sotto la testa, più chiara, risulta ben visibile il tipico collare di piume, testa e collo non hanno un piumaggio sviluppato per facilitare l'ingresso della testa nelle aperture delle carcasse. Attorno alla base del collo c'è un collarino di piume che impedisce che il retrostante piumaggio si sporchi di cibo; le ali sono ampie, con remiganti (piume) primarie profondamente incise, tipiche del buon veleggiatore. Un filmato nel quale il grifone che sfrutta le correnti ascensionali: https://www.youtube.com/watch?v=hmWvMDnjTOI Durante il volo il collo è tenuto ritratto, piegato a S e quasi sembra scomparire nel collarino. Può rimanere in volo per centinaia di chilometri senza sbattere le ali, può volare sino ai 6000 metri di quota solo sfruttando le correnti ascensionali. La velocità media del volo è di 40-50 km/h ma può raggiungere anche una velocità di volo fino a 120 km/h. Ammirate i grifoni in volo (in Spagna): https://www.youtube.com/watch?v=tdiZ51EAPNo
Il grifone nidifica sulle rocce tagliate a picco, a volte solo 10 metri sopra il livello del mare, come appunto sulle isole del Quarnero.
L'aspettativa di vita è sui 30-50 anni e diventa sessualmente maturo verso 5-7 anni. I grifoni sono partner amorevoli: scelta la partner, le restano fedeli per tutta la vita. Vivono in colonie di 2, 3 o 5 coppie, arrivando anche a cento o più esemplari, e nidificano, si nutrono e riposano tutti insieme. Nel periodo dell’accoppiamento, i grifoni innamorati trascorrono gran parte del loro tempo in cielo, impegnati nei loro voli nuziali. Sull’isola di Cherso, il tempo dei voli nuziali inizia ad ottobre: li vedrete in cielo volare uno sull’altro o uno affianco all’altro, ala contro ala. Costruiscono i loro nidi sulle pareti rocciose a picco sul mare, servendosi di rametti, erba secca e lana. La deposizione delle uova avviene tra la metà di gennaio e l'inizio di marzo. La cova dura 50 - 60 giorni e il tempo di permanenza nel nido circa 3-4 mesi. La covata è di un uovo solo. Quando le uova si schiudono ed i piccoli vengono alla luce, foderano le pareti interne del nido con le piume più soffici. Entrambi i genitori s’alternano per covare l'uovo per due mesi. Dopo la cova, l’uovo si schiude ed il piccolo grifone resta nel nido quasi 4 mesi, durante i quali i due genitori si prendono amorevolmente cura di lui. Dopo 3 mesi iniziano le prime prove di volo, di norma limitate alla parete più vicina e ritorno. Terminato il “corso di volo” (che dura solitamente dai 2 ai 3 mesi), sotto l’occhio vigile dei genitori che gli hanno insegnato ad utilizzare le correnti d’aria ed a procacciarsi il cibo, i giovani grifoni sono pronti a conquistare gli spazi celesti. I grifoni possono formare colonie separate e sono piuttosto fedeli al loro luogo stanziale. Si sposta solitamente in stormi di parecchi individui. Gli avvoltoi sono un gruppo di uccelli che svolgono un importante ruolo ecologico e forniscono numerosi servizi ecosistemici.
Tutta la sua forza ed aggressività vengono dimostranti nel momento del pasto allo scopo di stabilire gerarchie all’interno del gruppo nelle fasi di alimentazione. Si nutrono con avidità e dopo poco tempo rimangono per terra solo pelle e ossa.
Ecco a voi un filmato sui grifoni ed il loro pasto: https://www.youtube.com/watch?v=c-zImo6EFj0 Una volta sazi il gozzo è pieno, il piumino del collo imbevuto di sangue, ora i grifoni si devono portare al sicuro e raggiungono i posatoi sulle pareti rocciose, dove si riposano ed effettuano un’accurata pulizia del piumaggio. Nessun essere vivente, tanto meno l’uomo deve aver timore del grifone, nonstante l’aspetto e le dimensioni, il grifone non è in grado di attaccare e uccidere altri animali. Questo leggendario gigante dell’aria occupa un ruolo ecologico di fondamentale importanza, perlustra il territorio dall’alto e quando individua una carcassa scende volteggiando fornendo chiari segnali visivi ai compagni che si precipitano al banchetto. Il grifone come anche gli altri avvoltoi è considerato uno spazzino in quanto ripulisce il territorio dai resti degli animali morti; mangiando le carogne fermano le epidemie tra gli animali e quindi non è strano vederli con i pastori. Può ingerire oltre 1kg di carne per pasto ed è poi in grado di digiunare per lunghi periodi.
Durante il primo anno di vita, tra agosto e settembre, il giovane grifone parte per un’avventura che lo porterà a migrare per il mondo. I grifoni che partono da Cherso migrano in Europa, in Asia ed in Africa. Dopo cinque anni, diventati sessualmente maturi, ritornano a Cherso dove mettono su famiglia. Purtroppo, soltanto un piccolo numero di grifoni fa ritorno al proprio nido: il tasso di mortalità durante queste migrazioni è molto alto. Nell’immagine sottostante, si può vedere la migrazione del grifone chiamato “Kruna”, il quale parte da Cherso, raggiunge la Germania, e poi vola verso la Siria dove si stabilizza: Recenti problematiche e minacce legate alle attività umane hanno messo a rischio la maggioranza delle specie che stanno rapidamente scomparendo da aree sempre più vaste. Tra i principali problemi si ricorda i veleni, le trasformazioni ambientali, il bracconaggio, collisione ed elettrocuzione, farmaci ad elevata tossicità utilizzati per il bestiame domestico e varie forme di disturbo.
In questo momento ci sono circa 120 coppie dei grifoni nidificanti sull'isola di Cherso, ma fanno il nido anche sulle isole vicine di Plavnik, Krk e Prviæ. Il grifone, con il nome scientifico di Gyps fulvus, è molto importante per la Tramuntana, per l'isola di Cherso e la Croazia. Essendo a rischio di estinzione si cerca di proteggere il loro habitat, aumentare il numero degli individui ed educare i cittadini e i turisti sull'importanza della loro conservazione, valorizzando cosi il patrimonio naturale e culturale dell’isola. Ragazzi, spero vi sia piaciuto il tema di oggi! Se siete nelle vicinanze di Cherso, assolutamente dovete far visita al centro! Tantissimi saluti! * un grandissimo GRAZIE al “Centro visitatori e di recupero per grifoni Beli” https://belivisitorcentre.eu/ che ci ha permesso di usare le foto! |
Osnovna ¹kola-Scuola elementare "Dolac" Rijeka |