2020-05-21 12:02:37 IL MONTE MAGGIORE Buon giorno a tutti! Oggi faremo un giretto virtuale sul Monte Maggiore, l'orgoglioso protettore dell'Istria e del Quarnero. Il Monte Maggiore delimita la penisola istriana dalla parte orientale e separa l'Istria dal Quarnero. Si estende da Sella Poklon alla baia di Fianona (Plomin), dove affonda improvvisamente nel mare. Nel mezzo di ripide pendici sulle quali si alternano rocce, boschi e prati con vedute lontane ed ampie che si godono dalle sue vette, le numerose sorgenti e i piccoli paesi, il fatto di essere un po' isolata dal resto del sistema montuoso e la vicinanza del mare rendono il Monte Maggiore unico e particolare. Vi lascio con una bellissima compilazione di immagini del Monte Maggiore Buona visione: https://www.youtube.com/watch?v=YuZLMl8M3pw Il Monte Maggiore e parte della Ciceria sono stati proclamati parchi naturali nel 1999 come unico parco naturale nella Contea litoraneo-montana. Che cos’è un parco naturale? Il Parco naturale è un vasto territorio, sulla terraferma e/o sul mare, allo stato naturale o coltivato in parte, con caratteristiche ecologiche d’importanza nazionale e internazionale, di elevato valore paesaggistico, educativo-didattico, storico-culturale e turistico-ricreativo. Nel parco naturale sono consentite tutte le attività che non mettano a rischio le sue caratteristiche principali e il suo ruolo. Il Parco naturale Učka, è caratterizzato dalla ricca varietà di specie presente in una zona così piccola. La particolarità della flora del parco sta nel fatto che questa zona, dati la sua posizione geografica e il clima, è ricca di specie continentali e mediterranee. Così la flora del Parco naturale Učka, conta circa 1300 specie differenti. Comprende un’area di 146 kmq.
Il Monte Maggiore (con la sua vetta più alta: Vojak, 1401 metri sopra il livello del mare), sono monti mediterranei isolati, i cui ampi boschi di faggio si innalzano come isole al di sopra dell’area submediterranea. La vista da Vojak è una delle più impressionanti in Croazia. Una vista a 360° che lascia tutti senza fiato. Nei giorni sereni e limpidi si vedono tutta l'Istria e il golfo del Quarnero con le isole, le montagne del Gorski kotar, il Velebit e spesso si riescono a scorgere anche le Alpi e l'Italia. La vetta si distingue per la torre rocciosa la cui terrazza superiore serve da belvedere, mentre all'interno si trova un negozio di souvenir. Un breve video panoramico: https://www.youtube.com/watch?v=YwuOR1xtd90 Anche se la maggior parte del parco si trova nel bosco, la sua diversità è arricchita dai numerosi pascoli petrosi, dai prati rigogliosi, dalle rocce, dai detriti da falda, dai corsi d’acqua torrenziali, dalle doline carsiche, dalle grotte e dalle caverne carsiche. Qui vivono molte specie amanti delle temperature elevate, tra le quali la più visibile è l’erba sesleria d’autunno (Sesleria autumnalis), la quale a tratti ricopre folta il terreno del bosco. Nelle doline e nelle vallate l’aspetto del bosco ha un aspetto più continentale, con numerosi fiori primaverili, mentre nelle parti più alte, come sulla vetta Vojak e Plas, è presente il bosco prealpino di faggio. Sul Vojak è presente anche il bosco di pino mugo (Pinus mugo), di origine artificiale. Sui prati, sulle rocce e sui detriti da falda troviamo numerose specie rare di piante e animali, mentre le comunità di rocce e detriti da falda hanno caratteristiche endemiche, ovvero sono presenti solo qui. Una delle più importanti specie endemiche del Monte Maggiore è la campanula tomassiniana o campanula del Monte Maggiore che, insieme ad altri tipi di campanule, forma la comunità endemica delle campanule tommasiniane e justiniana diffuse nelle crepe delle rocce. Campanula tommasiniana: L’acqua rappresentava nel passato, come oggi, la risorsa principale per la vita dell’uomo. La storia della presenza umana sul Monte Maggiore, lunga 14 000 anni, è stata possibile grazie alle riserve d’acqua. Dal punto di vista idrologico e idrogeologico, la zona della cresta dell’Učka appartiene al bacino del fiume Raša (Arsa) ad ovest e al bacino delle sorgenti litoranee della Plominska draga (draga di Fianona) fino alla baia di Preluka a est. Un insieme idrogeologico particolarmente interessante è formato dal dorso della vetta settentrionale dell’Učka, dove a causa della forte capacità assorbente e della permeabilità, le pietre calcaree fessurate e carsificate, sono diventate dei collettori di acque sotterranee. Sui pendii dell’Učka si distinguono, dal punto di vista morfologico, numerose valli torrenziali scolpite in profondità e di dimensioni chilometriche, tra le quali citiamo le vallate di Medveja e Mošćenička Draga (Draga di Moschiena).
Queste sono per la maggior parte del tempo asciutte, ma si riempiono d’acqua durante i lunghi periodi di pioggia, motivo per cui questi corsi vengono chiamati torrenziali. I corsi d’acqua torrenziale più lunghi sono il Potok che scorre fino al mare a Mošćenička Draga, poi il torrente che scorre fino alla baia di Medveja, e infine il ruscello Banina che sfocia nel mare a Ika. Sul Monte Maggiore si mescolano elementi della flora alpina, carsica e submediterranea, ed è quindi interessante osservare come, nelle immediate vicinanze della primula alpina (Primula auricula) oppure della stella alpina (Leontopodium alpinum): crescano alcune specie mediterranee come la fritillaria minore (Fritillaria orientalis): oppure l’erba acciuga (Satureja Montana – primorski vrisak): Grazie ai fiori coloratissimi delle molte specie rare presenti, i prati sotto la vetta del Monte Maggiore sono estremamente vivaci e variopinti. Da sottolineare che il Monte Maggiore ospitala lucertola di Horvath (Iberolacerta horvathi): specie relitto presente nella zona alpino-dinarica, come pure la rara salamandra near (Salamandra atra): La maggior parte degli animali rari vive tra le superfici erbose, le rocce e detriti da falda, mentre nei boschi, all’interno degli alberi, si insediano rari tipi di pipistrelli. In questi boschi si possono a volte trovare grandi mammiferi, di solito presenti nel Gorski kotar, come ad esempio l’orso, il lupo, la lince e a volte anche piccoli branchi di cervi. Le numerose sorgenti vengono oggi in gran parte impiegate per i bisogni degli acquedotti, mentre le altre sorgenti naturali e i loro sbocchi sono molto importanti per la flora e la fauna. Nella zona del Monte Maggiore e della Ciceria sono presenti interessanti grotte e caverne. Nella cavità sotterranea scoperta durante la costruzione del tunnel “Učka”, è stata rilevata la presenza di una specie endemica di coleotteri (Croatodirus bozicevici):
Le rocce della parte più alta del Monte Maggiore sono speso sorvolate e visitate dai grifoni (Gyps fulvus) e dai corvi (Corvus corax) che sembrano amare particolarmente questi spazi e la vista indimenticabile che da essi si gode. Accanto ai piccoli villaggi di Vela Učka e Mala Učka, la flora è estremamente ricca. Ecco una volo sopra questi villaggi: https://www.youtube.com/watch?v=v2u4Ncbpc5A Le piccole sorgenti sono visitate dai rospi (Bufo bufo) e dall’ululone dal ventre giallo (Bombina variegata): Tra i rari insetti acquatici, alcune specie di tricotteri (Trichoptera), connessi alle piccole fonti, che costruiscono piccoli nidi a forma conica con piccoli granelli rocciosi. Nel piccolo paesino, Draga di Laurana (Lovranska draga), si trova una più piccola ma attraente cascata. Sulle rocce della cascata si trovano una specie di tasso molto raro (Taxus baccata): e una felce ancora più rara sul Monte Maggiore, il capelvenere (Adiantum capillus-veneris): Nelle immediate vicinanze di Draga di Laurana (Lovranska Draga) si trova un vecchio e noto bosco di castagne (marroni), come ce ne sono pochi nel parco naturale del Monte Maggiore. Questi alberi crescono nei terreni profondi e dilavati, terre rosse relittiche, e sonocaratterizzati da fauna e flora molto particolari e da numerosi funghi. Una vallata torrenziale degna di nota è quella di Draga di Moschiena con il villaggio abbandonato di Trebišća, la sorgente e il ruscello cui è connessa una rara fauna e i piccoli depositi di tufo. Sui detriti da falda ai piedi di Perun, il monte che porta il nome del dio paleoslavo del tuono, si estendono i boschi di faggio dai tronchi bizzarramente deformi, ai cui piedi cresce numerosa la dafne laurella (Daphne laureola): Nel bosco sono numerosi gli alberi abbattuti, mentre tra gli insetti che vivono negli alberi ormai morti la più interessante è la rara cerambice Prionus coriarius. Si distinguono, per la loro bellezza e per la natura selvaggia, Šikovac e Sisol con la Provretnica, una finestra naturale sulla cresta rocciosa. Le rocce del Sisol e le aree erbose del Prodol diventano nuovamente, in questa zona del Parco, un habitat per rare specie di flora e fauna. Sulle rocce cresce l’endemica campanula istriana (Campanula istriaca): accanto ad alcuni altri esemplari endemici di flora submediterranea, mentre negli ultimi anni sono state visti pure i camosci (Rupicapra rupicapra), che, speriamo, troveranno in questo parco naturale una dimora fissa e sicura. Non possiamo dimenticare le vallate erbose Vela e Mala Sapca, nelle quali crescono piante rare come l’iride celeste (Iris illyrica): e i narcisi (Narcissus radiiflorus): Il territorio dell’Učka e della Ciceria è particolarmente importante anche per il gran numero di specie e varietà di farfalle. In base ai dati presenti in letterature e alle recenti ricerche sono state trovate 252 specie di farfalle delle quali 89 specie diurne e 163 falene. Interessanti anche le località sul lato istriano, tra cui la vera perla è la riserva geomorfologica Vela Draga al di sopra del villaggio di Vranja. Questa località è protetta quale monumento naturale geomorfologico e vanta pittoresche colonne calcaree solitarie e rocce che rappresentano un valore inestimabile dal punto di vista geomorfologico e paesaggistico. Nei pezzi delle rocce sui detriti di falda sono visibili numerosi resti fossili di conchiglie che testimoniano del ricco passato geologico e del paleoambiente nel quale vivevano. Questa località è un vero paradiso dell’alpinismo. Godetevi il video che segue: https://www.youtube.com/watch?v=gQojR88LPGo
Nella zona del Parco sono stati tracciati circa 50 sentieri escursionistici e 8 sentieri per mountain biking. Sono stati anche organizzati 60 percorsi di arrampicata sulle torri di pietra calcarea e le rocce di Vela draga, mentre per praticare il volo libero in deltaplano e parapendio, partenze vengono organizzate dalle postazioni di Brgud e Vojak.
Oltre alle bellezze naturali, vanno aggiunti anche il ricco patrimonio autoctono, culturale e architettonico, l’agricoltura e la gastronomia tradizionale (marroni, grappa al miele, la biska – l’acquavite , le ciliegie, gli asparagi) e le manifestazioni come la “Fiera di del monte Maggiore” e la “Fiaba di Natale nel Parco Naturale del monte Maggiore”.
Ancora alcune immagini della ricca flora: senecio abrotanino (Senecio abrotanifolius): pedicolare silvestre (Pedicularis acaulis): polmonaria sudalpina (Pulmonaria australis): genziana triestina (Gentiana tergestina): primula (Primula columnae): pedicolare alpino (Pedicularis hoermaniana): peonia selvatica (Paeonia officinalis): giglio carniolico (Lilium carniolicum): giglio rosso (Lilium bulbiferum): gladiolo maggiore (Gladiolus illyricus):
Passiamo adesso alla fauna: aquila reale (Aquila chrysaetos):cavallette Saga pedo: la lumaca endemica Medora albescens: il roditore arvicola rossastra (Myodes glareolus): il cinghiale ( Sus scrofa): i caprioli (Capreolus capreolus): il passero solitario (Monticola solitarius): il codirossone (Monticola saxatilis): il falco Pellegrino (Falco peregrinus): il grifone (Gyps fulvus): il gufo reale (Bubo bubo): ci sono diversi tipi di farfalle: la farfalla nera (Erebia medusa): il Parnassius Mnemosyne: gli Odonati e diversi tipi di libellule: la raganella (Hyla arborea): la rana agile (Rana dalmatina): .. e questo è solo una parte delle bellezze che ci circondano.
Ragazzi, per oggi sarebbe tutto, vi mandiamo un grandissimo saluto! |
Osnovna škola-Scuola elementare "Dolac" Rijeka |