Salviamo le api!
Autor: Elena Brožić, 27. 4. 2020.
Buon giorno carissimi!
Il tema che ho scelto oggi per voi riguarda la protezione delle api!
Vi chiedete a cosa servono le api?
Non fanno solamente il miele, hanno un ruolo assai importante!
Le api sono delle creature importanti con cui condividiamo il pianeta Terra. In effetti, queste bellezze ronzanti sono responsabili di quasi un morso su tre della frutta che mangiamo.
Le api sono molto importanti perché tramite il loro volare di fiore in fiore, fanno così tanto per noi! Sono delle impollinatrici naturali e il loro contributo è essenziale per la riproduzione di piante e alberi.
Vi metto subito un video che vi mostrerà l’importanza delle api:
https://www.youtube.com/watch?v=77gaKc0ETb4
Come avete visto nel filmato, negli ultimi decenni la vita per questi utili insetti è diventata sempre più difficile: dai nuovi parassiti e acari che attaccano l’alveare, all’aumento dell’uso di pesticidi ed altri prodotti chimici in agricoltura, che indirettamente vanno a colpire anche le api, alla scarsa biodiversità che caratterizza oggi le nostre campagne: le monocolture hanno ridotto largamente la varietà di fiori dai quali le api possono trarre il loro nutrimento, così come il disboscamento, che ha ridotto le siepi selvatiche che una volta crescevano attorno ai terreni coltivati. I prati all’inglese delle nostre case che rasiamo tutte le settimane non offrono un minimo fiore, sono deserti verdi senza scopo. Impariamo a rivoltare questo concetto di bello e manteniamo un prato fiorito: avremo dato il nostro piccolo contributo alle api!
L’ape: custode del nostro ambiente!
“Se l’ape scomparisse dalla terra all’umanità resterebbero quattro anni di vita”.
L’ape infatti, volando di fiore in fiore favorisce l‘impollinazione incrociata, portando il polline da un fiore all’altro. E’ stato dimostrato che la stessa pianta di ciliegio produce frutti molto migliori e saporiti se viene visitata dalle api. Alcune piante per produrre il seme hanno bisogno di insetti impollinatori, possiamo quindi concludere che senza gli insetti apoidei molti frutti non verrebbero più prodotti e molte piante non potrebbero più riprodursi! Le api sono inoltre delle spie di salubrità dell’ambiente: dove non volano, possiamo essere sicuri che c’è un alta concentrazione di agenti inquinanti che non permettono loro di vivere e che, di conseguenza, sono dannosi anche alla nostra salute. La scomparsa delle api mette in pericolo la nostra sicurezza alimentare, il nostro futuro.
Cominciamo con un breve cartone animato sull’importanza della api:
https://www.youtube.com/watch?v=lhiOemw2aqw
Il bello delle api è che ci circondano! Una semplice passeggiata nel natura può fornire molte informazioni sul mondo delle api. Prova a individuare una o due api nel giardino. Guarda e scrivi come si spostano da un fiore all’altro, raccogliendo polline e nettare mentre volano.
L'ape è un piccolo e operoso insetto, che preferisce gli habitat con diversificate piante da fiore come i prati, le aree boschive aperte e i giardini, nel tempo ha colonizzato i luoghi più dipersi fra cui le foreste pluviali e la savana tropicale. Per prosperare, però, le api necessitano di una cavità in cui costruire il nido, per esempio all'interno di un tronco.
L’ape ha l'addome di colore rosso-marrone con bande nere e giallo-arancio e il torace peloso. Le operaie sono le api più piccole e misurano 10-15 mm, le regine sono le più grandi (18-20 mm) e i maschi, chiamati fuchi, sono lunghi 15-17 mm.
L'ape è l'insetto più studiato del mondo e moltissimo è stato scritto sulla complessa struttura sociale in cui è diviso l'alveare e che prevede l'esistenza di 3 ordini (caste):
- la regina: l'unica in grado di riprodursi arrivando a deporre fino a 1000 uova al giorno; è la madre delle api, è colei che decide del buon andamento dell’alveare grazie alle sostanze che emana;
- i maschi: detti “fuchi”, che sono presenti solo in primavera in qualche centinaia di individui e hanno l'esclusivo compito di fecondare le uova;
- le operaie: femmine sterili che svolgono tutte le mansioni necessarie alla salute dell'alveare, come raccogliere il nettare e il polline, pulire le celle, nutrire le larve (con il miele) e la regina (con la pappa reale), difendere la comunità dall'attacco dei predatori e dei parassiti.
Le api sono insetti sociali, vivono insieme e si prendono cura l’una dell’altra. Abitano in una struttura complessa, una meraviglia ingegneristica chiamata alveare composta dai favi di cera. Il cuore dell’alveare, della famiglia, è la regina. Lei depone le uova. La regina viene accudita dalle api nutrici che si occupano di lei. Senza queste api non potrebbe sopravvivere. Tra di esse c’è un legame molto stretto e tutte vivono in virtù del bene comune.
Un video sulla vita delle api e dell’apicoltore:
https://www.youtube.com/watch?v=DY3O54fYS_0
La vita nell’alveare
Le casette in legno colorato che si vedono nei prati, disposte una accanto all’altra, si chiamano arnie e sono vere e proprie dimore che l’apicoltore utilizza per allevare le api. All’interno si trova il nido, formato da più favi in cera, che le api lavorano, creando tante piccole cellette di forma esagonale.
Al loro interno l’ape regina, mamma di tutte le api, depone le uova, che diventeranno larve e poi attraverso una metamorfosi, api. Le cellette servono anche da magazzino per nettare e polline, principali alimenti per le api, che l’insetto raccoglie con pazienza volando di fiore in fiore in primavera ed estate.
Nella seguente immagine potete vedere il ciclo di vita delle api:
All'interno dell'alveare le operaie costruiscono delle celle di cera in cui sono collocate le uova, le quali si sviluppano diventando prima delle larva, poi pupe e, infine, adulti. Tre giorni da uovo, sei da larva con la celletta aperta.
Ancora sempre la nascita dell’ape regina e’ un mistero perché le uova dalle quali nasce una regina, o un’ape operaia, sono identiche. Ma dall’uovo nutrito solo con la pappa reale, (un composto altamente proteico, poi con un miscuglio di acqua miele e polline.) nascerà dopo sedici giorni una principessa che potrebbe vivere anche fino a diversi anni. Mentre da quello nutrito per tre giorni con la pappa reale e in seguito con il miele, ventuno giorni dopo nascerà un’ape operaia.
Isolata nella sua cella da un coperchio di cera porosa, per due giorni la larva filerà il bozzolo, muterà un’ultima volta e affronterà la metamorfosi finendo per aprire il coperchio di cera come un barattolo di latta con l’apriscatole e uscire come insetto perfetto.
E’ solo dopo che le api iniziano a fare i primi voli all’esterno, imparano a riconoscere la posizione del loro alveare nello spazio circostante e iniziano a raccogliere il loro bottino dai fiori: ecco perchè in questa fase vengono chiamate “bottinatrici”. Nell’ultima fase della loro vita le api diventano esploratrici, partono prima dell’alba e vanno alla ricerca di fiori. Quando li trovano tornano al loro alveare cariche di dolce nettare. Danno una gocciolina di quel nettare alle bottinatrici in attesa, facendo loro capire quale profumo devono cercare e poi eseguono in volo una vera e propria danza, indicando alle sorelle la direzione che devono seguire.
Mediamente, un'operaia vive 2-4 settimane durante l'estate ma, se supera l'inverno, può raggiungere gli 11 mesi, i fuchi circa 4-8 settimane, e non affrontano mai la stagione fredda, e le regine 2-5 anni.
Ecco a voi, in questo magnifico video potete osservare le api operaie a lavoro:
https://www.youtube.com/watch?v=2eTxXEq80AM
Molti bambini hanno paura degli insetti, soprattutto se hanno dei pungiglioni e si difendono pungendo chi le attacca.
Le api si nutrono di nettare. Il loro istinto le porta a visitare i fiori e a curarsi esclusivamente di loro. Sempre per istinto difendono l’alveare e pungono solo quando percepiscono una minaccia per se stesse oppure per l'alveare. Si tratta di un gesto estremo e finale, poiché le condanna alla morte. Se un’ape ci ronza intorno restiamo calmi e allontaniamoci. Probabilmente siamo capitati nel loro corridoio di volo, o accanto a una colonia. L’ape si allontanerà e tornerà ai suoi compiti. Spesso, tuttavia, le api vengono confuse con le vespe che invece accorrono a frotte in occasione di merende campestri e pic-nic e, in quanto onnivore, non si preoccupano affatto di mordere e pungere pur di accaparrarsi qualche briciola. Api e vespe sono molto diverse, attenti a non cadere in errore.
Ecco altri 10 consigli che un proprietario di giardini o balconi può fare per un habitat amico degli animali:
1. Verde naturale invece di piante ornamentali esotiche
Sebbene le piante esotiche siano belle da vedere, purtroppo non sono molto apprezzate dai nostri animali. Le piante locali, d’altra parte, sono ottimi fornitori di polline per api, farfalle e altri insetti.
2. Prato di fiori selvatici al posto del prato inglese
A seconda di quanto è grande il giardino, i giardinieri possono trasformare parte del prato in un prato colorato di farfalle. Nel commercio specializzato ci sono diverse miscele per i prati di fiori selvatici. Un prato di fiori selvatici deve essere falciato solo due volte l’anno, dopo aver seminato le piante.
3. Diversità anziché monotonia
Più grande è la selezione di fiori nel tuo giardino, meglio è! Quando si scelgono le piante, bisogna tenere conto anche del tempo di fioritura. Coloro che acquistano solo fioristi in anticipo non hanno altro da offrire alle api e ai loro amici in estate e in autunno.
4. Erbe come cibo per uomini e animali
Erbe come lavanda, santoreggia, menta, erba cipollina e salvia hanno fiori che le api, bombi e farfalle attraggono.
5. Siepi invece di recinzioni
Le siepi sono meglio delle recinzioni: forniscono riparo, cibo e opportunità di nidificazione. E gli animali come i ricci possono cambiare “senza barriere” da un giardino all’altro. Molto adatti sono il biancospino nativo, il ginepro nativo, il sambuco e il cerastio.
6. Alberi amici di api e uccelli
Il tiglio, l’acero, l’acacia e il salice sono particolarmente apprezzati dalle api. Forniscono abbondanza di nettare e polline.
7. Terra senza torba
Quando le torbiere rilasciato grandi quantità di CO2 per questo andrebbe acquistato terriccio “senza torba”.
8. Sì ai fertilizzanti naturali
Fertilizzanti e insetticidi danneggiano l’ambiente e sono anche pericolosi per gli animali per questo sarebbe meglio ricorrere rimedi biologici.
9. Hotel degli insetti
Gli hotel degli insetti attirano molti insetti diversi e sono un bel progetto fai-da-te facile
10. Il più disordine possibile
Più il tuo giardino è selvaggio, più gli animali domestici sono felici. Lasciare un “angolo selvaggio” nel giardino è un buon modo per far felici gli insetti.
Vi lascio con uno cartone animato, ne avrete sicuramente sentito parlare o magari lo avete già visto, la famosa APE MAIA:
https://www.youtube.com/watch?v=BGl4_KVu1CQ
Spero vi sia piaciuto il cartone dell’Ape Maia e anche l’argomento di oggi, per chi avesse voglia puo’ sbizzarirsi un attimino e fare qualche bel lavoretto manuale con del materiale da riciclo.
Lo sapete che adoro riciclare, alcuni di voi hanno fatto questo lavoretto con me; una semplice idea per fare delle api con dei rotoli di carta e con della carta colorata:
Anche per questo lavoretto avete bisogno dei rotoli della carta igienica, tempera gialla e nera, colla, forbici, uovetti kinder (in caso non li possedete, potete fare l'ape accartocciando della carta e formando una pallina che poi colorerete con la tempera gialla). In caso aveste bisogno di aiuto, ecco qua il link con tutti i passaggi da fare: https://pianetabambini.it/lavoretto-api-alveare-rotoli-carta/
Quando avete terminato potete mandare i vostri capolavori direttamente a noi maestri del doposcuola tramite mail: doposcuolaadistanza2020@gmail.com
Troverete in basso delle schede da stampare e colorare, una simpatica storia dell’Ape capricciosa e anche un giochino online
Vi allego alcuni link:
Gioco fai da te – acchiappa l’ape: https://www.lanemina.it/2017/06/giochi-estivi-acchiappa-lape.html
Gioco online: https://www.giochionlineperbambini.com/labirinti/07-ape.php
Buon divertimento!
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