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LA GIORNATA MONDIALE DEGLI UCCELLI MIGRATORI

Autor: Elena Brožić, 11. 5. 2020.

Buon giorno ragazzi! 

 

Vi è mai capitato di vedere, in primavera o in autunno, degli uccelli spostarsi in gruppo alto nel cielo? Sono uccelli migratori!

 

 

 

Da oltre 100 milioni di anni le migrazioni degli uccelli sono uno dei fenomeni più affascinanti e misteriosi del mondo naturale. La loro origine probabilmente ha che fare con i profondi mutamenti climatici ed ambientali del Cretaceo (periodo di tempo compreso tra 145-65 milioni di anni fa).

 

 

Gli uccelli migratori annunciano la primavera. Le diverse specie si spostano secondo un calendario preciso. Per esempio, gli storni e le ballerine bianche arrivano i primi giorni di primavera, i rondoni comuni e gli usignoli tornano durante gli ultimi giorni di aprile.

 

 

LO STORNO:

LA BALLERINA BIANCA:

IL RONDONE COMUNE:

L’USIGNOLO:

Consiglio questo brevissimo filmato: 

https://vimeo.com/205909632


Gli uccelli migratori sono animali straordinari, capaci di percorrere migliaia di chilometri per proteggere il futuro della propria specie.

Il termine scientifico migratore viene dal latino “migro” che vuol dire trasferirsi e si riferisce a quegli gli uccelli che durante l'anno cambiano abitualmente la loro posizione geografica, si tratta di un grande viaggio attraverso luoghi, paesaggi e climi diversi al fine di trovare le migliori condizioni climatiche e habitat per l’alimentazione, l’accoppiamento e la crescita dei pulcini.

Esistono molti modelli di migrazione differenti. La maggior parte degli uccelli migra dalle aree di accoppiamento del nord in estate, verso quelle di svernamento del sud. Altri uccelli migrano invece in termini di altitudine, spostandosi in alto su una montagna in estate e riscendendo sulle pianure durante i mesi invernali.

 

 

 

 

SAPETE Cosa fanno gli uccelli prima di partire?

Così come gli animali che vanno in letargogli uccelli fanno scorta di grassi, cambiano l’alimentazione,  la integrano con  cibi ricchi zuccheri e modificano il metabolismo. Prima di migrare entrano in uno stato detto “iperfagia” durante il quale possono aumentare drasticamente di peso, ingrassando per prepararsi al lungo viaggio. Alcune specie possono arrivare a raddoppiare il peso del loro corpo in una sola settimana.

I giorni di viaggio richiederanno infatti molta energia, gli uccelli che partono più tardi, ad esempio, percorrono il tragitto a maggior velocità. A questo proposito, prima di partire, il piumaggio farà la muta, in modo che sia più adatto al volo.

 

 

VI CHIEDETE Quanto dura il viaggio di un migratore?

Il tempo che serve ad un uccello per completare la sua migrazione può andare da una settimana a quattro mesi, arrivando a comprire dai 20 ai 1.000 km in un solo giorno. Questo dipende dal tragitto, dalla velocità del volo, dalle pause lungo il viaggio. Ad esempio gli uccelli che migrano più tardi nella stagione di solito sono più veloci degli esemplari della stessa specie che partono prima.

La migrazione più lunga conosciuta è quella della Sterna artica, che dalle falesie e le spiagge dei mari del Nord, raggiunge addirittura il Polo Sud, dopo un viaggio medio di oltre 17.000 Km.

 

LA STERNA ARTICA:

 

 

 

Quanti chilometri possono coprire in un giorno?

Gli uccelli migratori possono volare dai 20 ai 1000 chilometri al giorno durante il periodo della migrazione. Questo dipende dal tragittto e dalla possibilità di fermarsi. La velocità di viaggio dei migratori viaggia tra le 15 e gli 80 km all'ora. La velocità dipende in buona parte dalle condizioni climatiche, dal vento e dalle correnti ascensionali.

I grandi planatori come le cicogne e molti rapaci diurni, a causa della loro forma e del tipo di volo, non possono sostenere un lungo viaggio battendo di continuo le ali a differenza di specie piu’ piccole. Sono invece perfettamente in grado di spostarsi su distanze notevoli sfruttando al meglio l’ampia superficie alare: si servono delle correnti d’aria calda che si formano durante il giorno sulla terra. Queste sono le correnti ascensionali, costituite da colonne di aria calda che salgono verso l’alto; queste correnti permettono ai veleggiatori di prendere quota con minimi dispensi d’energia.

 

 

 

 

 

QUANDO Volano, di notte o di giorno?

Falchi, rondoni e rondini migrano principalmente durante il giorno mentre molti altri uccelli come l'allodola ad esempio, scelgono di spostarsi di notte per evitare i predatori, come i rapaci. L'aria fresca della notte rende il volo molto più facile, ma anche viaggiare con il sole ha i suoi vantaggi, si possono sfruttare le correnti di aria calda per lasciarsi trasportare. Raramente volano verso la loro destinazione senza mai fermarsi, anzi interrompono spesso il loro viaggio per riposare e mangiare, o anche per ripararsi dal maltempo.

 

 

 

 

 come fanno ad orientarsi?

Gli uccelli hanno un’istintiva capacita’ di orientarsi, ma anche una notevole memoria visiva. Grazie all’istinto, sanno servirsi del campo magnetico terreste, della posizione del sole e delle stelle nel cielo. Molti uccelli migratori usano le stelle per orientarsi.  La memoria visiva permette agli uccelli di riconoscere perfettamente i luoghi sui quali hanno volato l’anno precedente.

E’ curioso i comportamento dei belestrucci: nel periodo precedente la partenza si riuniscono in stormi numerosi e fanno alcuni giri di prova prima di affrontare il lungo viaggio. Fanno un vero e proprio allenamento per la partenza e per il viaggio che dovranno compiere.

 

Guardate un attimino che ballo stanno facendo nei cieli:

https://www.youtube.com/watch?v=AYXktkfMnSI

Perché migrano in autunno e in primavera?

I picchi annuali della migrazione sono primavera e autunno, ma in realtà gli uccelli migrano 365 giorni all'anno. Il periodo effettivo di migrazione dipende da vari fattori come la specie, la distanza di migrazione, la velocità di spostamento, il tragitto da compiere, i cambiamenti climatici e la disponibilità di cibo. Esistono migratori transoceanici, cioè uccelli che si spostano lungo rotte che attraversano l'oceano. Queste specie possono stare anche 100 ore in volo prima di toccare terra.

 

 

 

 

VI CHIEDETE Come si riconosce un uccello migratore?

Molti uccelli migratori hanno ali più lunghe e più affusolate dei migratori parziali o delle specie che non migrano. Questa struttura alare più areodinamica gli permettere di essere più veloci, risparmiare energie e volare con più facilità.

 

 

 

 

COME VIENE STUDIATA LA MIGRAZIONE?

Uno dei metodi piu’ diffusi e’ l’applicazione di piccoli anelli metallici alle zampe degli uccelli, ognuno con un codice unico (fatto di numeri e lettere). Esso rappresenta un metodo per registrare movimenti e altri aspetti della vita di un singolo uccello. Gli uccelli vengono catturati da studiosi autorizzati in stazioni di inanellamento situate nei luoghi dove di solito si registra un passaggio consistente. Una volta catturati gli uccelli vengono misurati, inanellati e ovviamente rilasciati.

 

SAPETE Quali sono i principali pericoli per un uccello migratore?

La migrazione è un viaggio pericoloso e coinvolge un grande numero di minacce. Lungo il loro straordinario viaggio per la sopravvivenza gli uccelli migratori incontrano diversi ostacoli sia naturali, come i predatori, le montagne, che artificiali, causati dalle attività umane, come i pericolosi vetri degli edifici che causano improvvise collisioni, anche le linee elettriche ad alta tensione e le turbine eoliche hanno un impatto drammatico sulle popolazioni di uccelli migratori, che vengono uccisi dalle collisioni con essi; e poi le reti dei bracconieri e i fucili dei cacciatori. Ogni anno 25 milioni di uccelli nel bacino del Mediterraneo vengono uccisi dai bracconieri, la maggior parte sono uccelli migratori, molti di questi sono specie rare e a rischio estinzione.

 

La perdita di habitat naturali a causa dell’inquinamento o dello sfruttamento del territorio per l’edificazione, l’agricoltura, i pascoli, ecc. sono le principali minacce affrontate dagli uccelli migratori, in quanto dipendono dal trovare territori di accoppiamento e svernamento adatti, così come aree in cui sostare durante i loro lunghi viaggi. La perdita di uno qualsiasi di questi territori utilizzati durante il loro ciclo annuale potrebbe avere un impatto drammatico sulla possibilità di sopravvivenza degli uccelli.

 

La Giornata mondiale degli uccelli migratori, evento che nasce nel 2006 e che si verifica il 10 di maggio, ha una portata globale ed è uno strumento efficace della comunità internazionale per contribuire ad aumentare la consapevolezza sulle minacce per gli uccelli migratori, la loro importanza ecologica e la necessità di una cooperazione internazionale per la loro conservazione.

I viaggi epici di questi uccelli sono simboli del nostro pianeta interconnesso. Questa giornata è un'occasione per celebrare la grande meraviglia naturale della migrazione degli uccelli, ma soprattutto un promemoria che tali schemi ed ecosistemi in tutto il mondo sono minacciati dalla distruzione dell'habitat e dai cambiamenti climatici.


ALCUNI DEGLI UCCELLI MIGRATORI:

  •  Rondini. Sono tra gli uccelli più diffusi e si possono vedere quasi ovunque. La rotta di migrazione è quella classica, che da regioni del Nord scende verso le nazioni del Sud, dalla Nigeria alla Repubblica Centroafricana, fino alle savane del Sahel. Qui le rondini svernano, per poi riprendere la rotta di andata e tornare dalle nostre parti in primavera.

  • Fringuelli. La loro è una rotta costiera. Da qui, in autunno, migrano verso le coste più calde della Spagna e della Francia. Sono uccelli solidi e resistenti, anche se appaiono piccini, e per questo non hanno bisogno di andare troppo lontano per trascorrere l’inverno.
  • CicogneIn Europa si contano 220 mila coppie. La cicogna bianca trascorre l’inverno nell' Africa tropicale, migra in primavera lungo gli stretti del Bosforo e di Gibilterra, nonché con numeri inferiori ma pur sempre significativi lungo lo stretto di Messina e nidifica in Europa, soprattutto nelle regioni dell’Est.

  • Pettirosso.  Con l’arrivo del freddo il pettirosso esce dal fitto della foresta, dove ha allevato i suoi piccoli, per spingersi nelle campagne, negli orti, nei frutteti, negli uliveti e nei parchi. In questo periodo diventa visibile e anche più confidente nei confronti dell’uomo tanto da avvicinarsi a pochi metri da lui, seguendolo passo passo quando prepara la terra e porta alla luce vermi e altri insetti di cui il pettirosso è notoriamente ghiotto.

  • Balestruccio. Appartiene alla stessa famiglia della rondine, il piumaggio è bianco e nero e si differenzia per la coda corta. Si riproduce in tutta Europa, in buona parte dell’Asia e del Maghreb. In questi territori questi uccelli migratori vi restano da aprile fino a settembre. I balestrucci europei svernano in Africa, nel Sud-est asiatico e, in piccola parte, sulla penisola arabica in riva al mar Rosso.

  • Cormorano. E’ una specie gregaria e “cosmopolita” che abita praticamente tutti i continenti (Europa, Asia, Africa, Oceania). Molti individui passano qui l’inverno per poi migrare verso l’emisfero sud in primavera e riprodursi o verso i paesi scandinavi e del centro Europa.

  • AnatraArriva dal nord in autunno e si prepara a partire dopo aver svernato nelle zone umide più accoglienti e miti del nostro Paese, ovvero nelle valli più tranquille. In inverno si possono vedere grandi assembramenti di anatre.


Adesso segue un filmato, mettetevi belli comodi, vi lascio con questo splendido documentario dedicato agli uccelli migratori:

https://www.youtube.com/watch?v=UOZwQFyOA4Y


Vorresti osservare anche tu alcuni uccelli migratori? Molti uccelli vivono intorno alle nostre case e si trovano a loro agio nel nostro giardino o sul balcone. In questa stagione e’ ancora facile osservarli e distinguerli sopratutto dal colore e dalle domensioni. Bisogna avere pazienza: seguire attentamente il volo dell’uccellino, aspettare che l’animale si sia posato per poter osservare bene le sue caratteristiche ed avere un buon spirito di osservazione.

Puo’ essere utile, ma non essenziale avere un binocolo!

CREA LA TUA SCHEDA DI OSSERVAZIONE!

Scrivi degli appunti su un quaderno, il nome dell’uccello riconosciuto e se non lo riconosci subito, annota le sue caratteristiche piu’ particolari (colore, lunghezza della coda) ti aiutera’ a riconoscere l’uccellino tra le foto sopra messe.

Se ti va, disegna l’uccellino che hai visto e mandaci una foto del tuo disegno, anche tramite mail: doposcuolaadistanza2020@gmail.com 

Tantissimi saluti! 

 

 

 

 

 

 

 








 

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